Terra Mystica

Un mondo fatato. Oltre 20 fazioni in lotta per il predominio. Terre selvagge e inospitali da rendere adatte alla propria civiltà, paesaggi da modificare, ponti da costruire. Gestione del proprio potere politico, fondazione di insediamenti, empori, templi, fortezze, santuari, città. Utilizzo di lavoratori, di sacerdoti, di imbarcazioni, scambi di denaro sonante. E venerazione dei quattro elementi del Culto, Terra, Aria, Acqua e Fuoco.

Suona complicato?
Beh, sorprendentemente non lo è (ok, magari un po’)! Certo, spiegare il gioco la prima volta porta via un po’ di tempo, dopodiché la partita scorre che è una meraviglia, senza tempi morti, un’azione a testa per giocatore fino a chiusura del turno.

Ogni giocatore assume il comando di una delle fazioni (a caso, a scelta… vedete voi). Le fazioni sono le creature e le stirpi mitiche più disparate, gli autori si sono davvero sbizzarriti: abbiamo le Streghe, i Nomadi, i Giganti, le Sirene, i Nani, i Fachiri… e così via. Ogni fazione è dotata di alcune debolezze e alcuni punti di forza, ma soprattutto ha un proprio Terreno Ideale, l’unico su cui poter costruire: boschi per le streghe, deserti per i nomadi, montagne per i nani e via dicendo. Il tabellone raffigura una mappa del territorio suddivisa in esagoni ciascuno appartenente ad un diverso tipo di terreno. Se voglio costruire un edificio, devo farlo in un esagono adiacente ad un altro in cui io già possiedo un edificio… peccato che non esistano due terreni dello stesso tipo adiacenti! Per ovviare a questo problema, dovrò utilizzare i miei lavoratori (i soliti cubetti di legno) per “terraformare” l’esagono. Trasformerò un lago nel bosco di cui ho bisogno, o un deserto in terre coltivabili. Ci sono costi diversi da pagare in lavoratori a seconda di quanto siano diversi i terreni di partenza e obiettivo. Dopodiché, mi espando, fondo città (guadagnando punti vittoria), aumento la mia posizione nei vari culti, miglioro i miei edifici sbloccando i miei poteri speciali e rendite migliori a inizio turno in termini di denaro e di lavoratori, potenzio la mia navigazione o la tecnica di terraformazione… ci sono tantissime opzioni e cose da fare.

I turni sono 6. In ogni turno si presentano diversi modi per ottenere punti vittoria bonus (diversi in ogni partita), da tenere assolutamente in conto sia per la scelta della fazione sia per la strategia di gioco. Pochissimi punti possono fare la differenza ed il gioco è molto equilibrato e molto teso nell’importanza delle proprie scelte.

Alla fine della partita, verranno premiati i giocatori che abbiano raggiunto la posizione più alta in ognuno dei quattro culti ed i giocatori con l’insediamento più vasto sul tabellone di gioco.

Ogni fazione ha la sua diversa strategia, le sue diverse regole speciali, e diversi modi di raggiungere la vittoria. Che cambiano ulteriormente a seconda di quali bonus siano disponibili in partita. Tutto questo contribuisce alla straordinaria longevità di questo gioco, che si presta ad essere giocato e giocato e rigiocato.

Tutto in italiano, da 2 a 5 giocatori, durata circa un paio d’ore, un poco di meno, un poco di più.

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