Il titolo dice già molto…
Indovinate un po’? Siamo degli alchimisti! Tetri, solitari e rachitici nerd del passato che passano la vita a studiare pericolose formule che implicano mescolare gustosi ingredienti come mandragore, piume di corvo, funghi velenosi, scorpioni, e chi più ne ha più ne metta.
Questo gioco, dal sapore umoristico ma serio e impegnativo, è un vero e proprio CAPOLAVORO, un colpo di genio.
Visivamente è splendido. Ogni giocatore ha davanti a se un accrocchio, una tensiostruttura composta da uno schermo in cartone a due livelli col duplice scopo di tenere nascosti i propri esperimenti agli altri giocatori e permetterci di tenerne meticolosa traccia.
Tenere accuratamente traccia dei risultati dei nostri esperimenti è la chiave di questo gioco: un solo errore di calcolo sarà inevitabilmente fatale per tutto l’esito della partita.
Fare esperimenti è divertentissimo. Gli ingredienti sono rappresentati da due piccole cartine, che vanno poste in cima al proprio schermo (che ovviamente rappresenta un fumante calderone). A questo punto, dobbiamo inquadrare le due cartine assieme usando un’app gratuita dedicata al gioco che sfrutta la fotocamera del nostro cellulare… l’esito sarà diverso ad ogni partita! Se in una partita lo scorpione mischiato con il rospo produce una Pozione della Saggezza, nessuno può sapere cosa faranno i due ingredienti in quella successiva. Ci sono 6 diversi tipi di Pozioni ottenibili, più quella neutra. Ogni pozione viene prodotta soltanto a partire da due ingredienti ben precisi.
Obiettivo del gioco: essere gli alchimisti più saputi del mondo, esibendosi alle fiere, vendendo pozioni agli avventurieri di passaggio (al guerrierone farà comodo la Pozione Curativa, magari il ladro preferisce un veleno…), procurandosi artefatti imbevuti di potere, e soprattutto pubblicando le proprie teorie (a proprie spese!) alla prestigiosa Università.
Una teoria sostiene univocamente la natura di uno degli ingredienti. Quando la pubblico, ottengo punti prestigio. Ma non è affatto detto che la teoria che ho appena pubblicato sia corretta… magari ho sbagliato i calcoli, o magari sto semplicemente pubblicando un cumulo di stronzate solo per cuccarmi le generose concessioni universitarie! Tanto gli altri che ne sanno? Eh no, qui casca l’asino: anche gli altri stanno facendo i loro esperimenti (spesso su poveri studenti che si prestano a bere qualunque cosa, se pagati), e potrebbero presentarsi all’università per sputtanarci!
Fidatevi: questo gioco è una figata pazzesca, e indubbiamente il mio miglior acquisto del 2014.
Da due a quattro giocatori, tutto in italiano, durata un’ora e mezza o due.